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domenica 18 aprile 2010

ULTRAMAN


Il bellimbusto qui sopra è Ultraman. Comprato un paio di anni fa in un negozio dell'usato di Tokyo, in un sacchetto contenente una manciata di colleghi e di nemici, non ne conosco data di produzione e paese d'origine (probabilmente Giappone, o Cina su richiesta di azienda giapponese). In scala 1:32 è in plastica morbida.
Per chi non sapesse chi è Ultraman, il personaggio fa il suo esordio sulle televisioni nipponiche nel luglio 1967, nel telefilm intitolato Ultraman, trasmesso fino all'aprile del 1967. Il protagonista è un alieno originario di Nebula M-78, posto nella quattordicesima galassia. A bordo della propria astronave (ufo diremmo noi) entra in collisione con un'astronave terrestre (siamo nel XXI secolo), uccidendo un membro della Science Patrol: Iota. Per resuscitarlo, si fonde con lui, divenendo un'unica persona, e per espiare alla sua colpa si erge a difensore della Terra contro una serie di mostri (uno nuovo a puntata) che da quel momento in poi cominciano ad affliggere il pianeta. Dinosauri giganti, mostruosità create dall'inquinamento, esseri venuti dallo spazio. Ogni volta che il pericolo si presenta, Iota si trasforma in Ultraman e, nel suo costumino rosso, assume dimensioni gigantesche, si dimena, lo distrugge a colpi di straordinari pugni e raggi spaziali, non prima però di essere stato un po' strapazzato a sua volta e di aver contribuito a radere al suolo interi quartieri di città giapponesi. Il successo è tale che Ultraman ha un'infinità di seguiti. Sempre del 1967 è la serie Ultraseven, del 1971 Kaette Kita Ultraman (“Il ritorno di Ultraman”), del 1980 Ultraman 80 e via dicendo. Per non parlare degli anime (la serie The Ultraman è del 1979), dei film, dei manga, dei gadget.

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